L’ordinanza n.23192/17 della Corte di Cassazione ha messo un ulteriore freno all’usura bancaria. Chi ha acceso un mutuo bancario o ha richiesto un prestito, sa che alla somma da restituire vanno aggiunti gli interessi. Proprio in merito a questi ultimi, non è raro che si verifichino irregolarità e anomalie in fase di contratto, quasi mai evidenti al cliente. Ecco perché è sempre una buona pratica far effettuare una disamina dei documenti. Ma facciamo chiarezza sulla natura degli interessi.
INTERESSI CORRISPETTIVI E INTERESSI DI MORA
Colui che beneficia del prestito è obbligato a restituire non solo la somma ricevuta – il capitale – ma anche gli interessi corrispettivi ossia un ‘compenso’ che il creditore riceve a fronte del prestito elargito. Gli interessi corrispettivi sono sempre dovuti e vengono calcolati, salvo accordi diversi, in base al tasso legale d’interesse cioè in base a quanto stabilito dalla legge. Qualora si verificassero ritardi nei pagamenti del debito, scattano gli interessi moratori, un risarcimento al creditore a fronte del ritardo nella restituzione del capitale.
TASSO SOGLIA: QUANDO DIVENTA USURA.
I tassi di interesse prevedono per legge una soglia tesa ad evitare l’usura da parte delle banche. Molto spesso si sono verificati casi in cui gli interessi applicati sui mutui e finanziamenti hanno giocato a sfavore dei debitori, anche in virtù della confusione in merito al calcolo del tasso soglia. La svolta arriva il 4 ottobre 2017 con l’ordinanza 23192 emessa dalla Corte di Cassazione, la quale afferma esplicitamente che il divieto di stipulare interessi di qualsiasi tipo usurari comporta l’azzeramento di tutti gli interessi corrispettivi e moratori. La sentenza stabilisce che gli interessi moratori vanno sempre presi in considerazione al fine di valutare il rispetto della normativa antiusura e che l’usurarietà di questi all’atto della stipula comporta l’azzeramento degli interessi corrispettivi ancorché questi ultimi al momento della stipula siano inferiori al tasso soglia.
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Ho avuto un prestito dalla banca nazionale del lavoro per 53.oro euro nel 2010 e lo sto restituendo in 10 anni con 120 rate da 600 euro mensili che scadono a dicembre2020n
Gentilissimo,
molto interessante. Se ti interessa, parliamone!
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Grazie